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Il Libro
All’epoca della costruzione le autorità aeronautiche italiane non contemplavano l’esistenza di un velivolo, che non avesse avuto origine in un’officina autorizzata.
In Svizzera invece erano già entrati in vigore regolamenti per la costruzione, cosiddetta “amatoriale”. Perciò si rese necessario procedere al lavoro sotto la sorveglianza dell’Ufficio Federale dell’Aria e poi trasportare in Svizzera tutte le singole parti per l’assemblaggio e i collaudi finali.
La storia di questo velivolo comprende anche un resoconto dei principali trasferimenti in Svizzera, Italia, Francia e Inghilterra, dove si è svolta la sua attività per un totale di circa mille ore di volo.